DECRETO UFFICI GIUDIZIARI: Sì alla legge sulla pensione delle toghe. Protesta l`Anm (Il Corriere della Sera)

IL CORRIERE DELLA SERA

Sì alla legge sulla pensione delle toghe
Protesta l`Anm

Quando c`era da mettere la fiducia al Senato sulla legge di riforma del processo penale, come chiedeva il ministro della Giustizia Orlando, Matteo Renzi disse che non poteva farlo perché voleva ascoltare le critiche avanzate dal presidente dell`Associazione nazionale magistrati Piercamillo Davigo. E in attesa dell`incontro tra il premier, il Guardasigilli e il capo dell`Anm, tutto s`è fermato.
Ma ieri, al momento di fare la stessa mossa sul decreto legge sulla deroga all`età pensionabile di alcuni alti magistrati della Cassazione, ugualmente se non più contestato da Davigo e dal «sindacato delle toghe», il governo non ha avuto remore: la fiducia è stata messa e il provvedimento è diventato legge senza cambiare nulla. Nonostante fosse stato tacciato di incostituzionalità, sia dalla stessa Anm sia dall`apposita commissione del Senato. I magistrati si sono sentiti presi in giro, perché appena il giorno prima avevano chiesto al governo di aspettare almeno l`incontro di lunedì prima di approvare il decreto; dopo ci sarebbero stati ancora quattro giorni di tempo per eventuali modifiche concordate. Niente. In questo caso il presidente del Consiglio non ha tenuto nel minimo conto i rilievi di Davígo e colleghi. «È una scelta che ci disorienta», protesta ora l`Anm, proprio per il fatto che non solo non
s`è tenuto in nessuna considerazione il merito delle critiche, ma alla vigilia
della riunione «il decreto è stato frettolosamente convertito senza discussione parlamentare.
Il settore giustizia, per effetto di questa legge di dubbia costituzionalità, oggi ha compiuto un grande passo indietro». È probabile che le rimostranze abbiano una eco nell`incontro del 24 ottobre, anche se gli argomenti sul tappeto sono tanti e i magistrati non intendono fermarsi al solo rammarico per il presunto sgarbo subito. Quanto alla possibile incostituzionalità del decreto – che permette di lavorare un altro anno solo ai magistrati ai vertici di alcuni uffici giudiziari, con una disparità di trattamento rispetto agli altri colleghi, anch`essi con incarichi direttivi –l`eventuale giudizio della Consulta che potrebbe essere chiamata in causa arriverebbe non prima di un anno. Senza alcun effetto: proroga scaduta e giudici prorogati già in pensione. Giovanni Bianconi

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