CONCILIAZIONE: Conciliatori scelti a rotazione (Italia Oggi)

ITALIA OGGI

Il regolamento sulla costituzione delle camere arbitrali ha avuto il via libera dal Cds
Conciliatori scelti a rotazione
Il computer assegnerà gli incarichi agli avvocati arbitri

Sarà il computer ad assegnare gli incarichi agli avvocati arbitri e conciliatori. Con sistemi informatizzati che garantiranno la rotazione automatica nelle liti, a meno che i professionisti non siano individuati in accordo dalle parti. È quanto prevede, tra l’altro, il regolamento sulle modalità di costituzione delle camere arbitrali, di conciliazione e degli organismi di risoluzione alternativa delle controversie, messo a punto dal ministero della giustizia in attuazione della riforma forense. Il provvedimento, anticipato da ItaliaOggi quando è stato inviato al Consiglio nazionale forense per le consuete osservazioni (si veda ItaliaOggi del 4 febbraio scorso), si avvicina alla definitiva emanazione, avendo raccolto il parere non vincolante del Consiglio di stato e accingendosi ora all’esame del Parlamento. In particolare, l’articolo 9 definisce i criteri per l’assegnazione degli arbitri e degli affari di conciliazione, stabilendo che il Consiglio direttivo procede alla designazione dell’arbitro o del conciliatore con rotazione nell’assegnazione degli incarichi in via automatica, mediante l’utilizzo di sistemi informatizzati in dotazione alla camera arbitrale e di conciliazione. Se la controversia è particolarmente complessa, il consiglio direttivo individua le ragioni e la materia del contendere definendo l’area professionale di riferimento e procedendo alla designazione dell’arbitro «specializzato», con rotazione. L’art. 8, invece, riguarda l’iscrizione nell’elenco, stabilendo che l’avvocato che rende la dichiarazione di disponibilità debba indicare le aree professionali di riferimento documentando le proprie competenze professionali e la sussistenza dei requisiti di onorabilità. Il consiglio direttivo approva poi il codice etico che ciascun arbitro di deve impegnare a rispettare prima di assumere l’incarico. Per quanto riguarda, invece, il parere del Consiglio di stato, i punti critici del regolamento che via Arenula dovrebbe correggere sono diversi. A partire dalla autonomia organizzativa, economica e contabile della camera arbitrale e di conciliazione, così come disciplinata dall’articolo 4. Le camere, sottolinea Palazzo Spada, sono organi dei rispettivi ordini circondariali e questi ultimi sono enti pubblici non economici. Di conseguenza, l’autonomia funzionale non può oscurare «l’inscindibile collegamento organico con l’ordine di riferimento». Il Consiglio di stato chiede quindi al ministero di individuare la soluzione normativa più opportuna per collegare il bilancio della camera arbitrale con quello dei rispettivi ordini. Inoltre, secondo Palazzo Spada non appare opportuno, anche per esigenze di contenimento della spesa, che le camere arbitrali dispongano di un proprio personale distinto dal quello dell’ordine di riferimento. Gabriele Ventura

Foto del profilo di Andrea Gentile

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