AVVOCATI: Lecce, imputati contro avvocati: “Vi revochiamo l’incarico se parlate di mafia nel processo” (La Repubblica – Bari)

LA REPUBBLICA – Bari

Lecce, imputati contro avvocati: “Vi revochiamo l’incarico se parlate di mafia nel processo”
Decine legali nel mirino perchè alcuni contestano l’eventuale soppressione della Corte d’appello salentina, nell’ambito del progetto di riordino della geografia giudiziaria con Bari unica sede in Puglia

“La Sacra Corona Unita in provincia di Lecce non esiste più, se continuate a parlare di mafia revocheremo i mandati difensivi”, decine di avvocati salentini finiscono nel mirino degli imputati del processo Eclissi, che a giugno arriverà a sentenza. Ottanta gli indagati, 830 gli anni di carcere chiesti dal pm della Dda Guglielmo Cataldi per i presunti affiliati a gruppi criminali nati come evoluzione della vecchia Scu, che negli anni passati avrebbero gestito le attività illecite nel capoluogo e nel suo hinterland.
Per la Procura la mafia esiste e anche per molti avvocati, che nelle ultime settimane si sono lanciati in una crociata in difesa della Corte d’appello, la cui sede leccese potrebbe essere soppressa nell’ambito del progetto di riordino della geografia giudiziaria. Se le ipotesi riorganizzative del ministero della Giustizia si trasformassero in realtà, Bari diventerebbe l’unica sede di Corte d’appello della Puglia, con gran dispiacere degli operatori della giustizia salentini, costretti ad estenuanti trasferte per partecipare ai processi di secondo grado.
Proprio per evitare tale rischio, da Lecce è partita una forte mobilitazione, sostenuta da molti esponenti politici e formalizzata anche in una serie di documenti ufficiali, nei quali si paventa il rischio della soppressione della Dda insieme alla Corte d’appello.
L’importanza dell’Antimafia è stata evidenziata anche dall’Oua (Organismo unitario avvocatura) tramite il delegato distrettuale Sergio Limongelli, che l’ha indicata tra i motivi a sostegno del mantenimento della Corte a Lecce. Ma la sua impostazione non è piaciuta a molti imputati del processo Eclissi, i quali hanno diffidato i rispettivi legali a continuare a parlare di associazione mafiosa, considerato che proprio l’insussistenza di tale reato è il fulcro della strategia difensiva.

A celebrare con estrema chiarezza il funerale della Scu, è stato il cinquantunenne Maurizio Castaldo, che in alcune dichiarazioni spontanee ha affermato “la Sacra Corona è morta nel 1994″. Un altro imputato, invece, nel corso di un’udienza si è scagliato con forza contro il suo avvocato, contestando l’utilizzo dei termini “associazione mafiosa” nel corso della sua arringa. Il legale, dopo le esternazioni, ha rimesso il mandato.
Tutta la vicenda è apparsa paradossale al delegato dell’Oua, Limongelli: “Abbiamo evidenziato gli aspetti da tenere presenti prima di decidere la soppressione della Corte d’appello, tra cui l’incidenza della criminalità organizzata sul territorio e i risultati significativi ottenuti negli anni dalla Dda. Quello dell’Oua è un discorso generale, che non si riferisce ai singoli processi né credo possa incidere sugli specifici procedimenti”. CHIARA SPAGNOLO

Foto del profilo di Andrea Gentile

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